Consulente sessuologo ad Ivrea, dott.Giulio Borla
Consulenza Sessuologica
Questa si pone come obiettivo quello di risolvere tutti quegli impedimenti che non permettono una serena intimità sessuale e di coppia in generale.
Problemi, sia maschili che femminili.
I più comuni problemi maschili:
- Eiaculazione precoce
- Eiaculazione ritardata
- Deficit dell’erezione (impotenza psicogena)
- Desiderio scarso o assente
I più comuni problemi femminili:
- Vaginismo
- Anorgasmia
- Eccitazione difficoltosa (lubrificazione difficile)
Tali disturbi/difficoltà molto raramente hanno radici di tipo fisico/organico (che in ogni caso andrebbero primariamente indagate), bensì le cause sono quasi sempre di tipo psicologico, ovvero hanno a che fare con schemi mentali disfunzionali sviluppatisi durante la “Storia di Vita” di ciascuno di noi.
Modi del tutto personali di guardare a sè stessi, all’altro e a “sé con l’altro”.
Un sessulogo, nell'iter terapeutico, si occupa primariamente di indagare assieme al paziente la natura di tali schemi disfunzionali ed in generale di tutto ciò che impedisce una ragionevolmente serena vita sessuale.
Non è inoltre infrequente che molti di questi problemi derivino da una pessima informazione su cosa s’intenda correttamente per “sessualità umana”, ovvero da errate informazioni e conoscenze circa il “fare l’amore”, che troppo spesso viene racchiuso in una visione molto parziale, ristretta e frutto di stereotipi.
Una visione corretta della sessualità e l’intervento sessuologico
Nell’incontro amoroso con l’altro dovremmo provare “solo ed esclusivamente piacere”.
Dovrebbero, cioè, essere esclusi pensieri, emozioni e sensazioni corporee che arrecano “sofferenza” di qualsiasi natura.
Il fare l’amore non coincide, come spesso si pensa, con la penetrazione o il raggiungimento dell’orgasmo a tutti i costi. Quest’idea da sola, per esempio, a partire da una piccola difficoltà transitoria, è in grado di esacerbare una situazione che, in un’ottica più corretta, sarebbe da considerare del tutto normale, ed innescare circoli viziosi patologici.
Idee errate, ad esempio, sulla “durata”, sulla sincronicità dell’orgasmo e del desiderio vanno corrette all’interno di una ristrutturazione ben più ampia del concetto di intimità fisica.
Comprendiamo, dunque, che la sessuologia si occupa anche del fornire informazioni corrette, dello sfatare luoghi comuni, “miti”, ancora ben radicati nella nostra società.
Come sessuologo, correggo dunque informazioni errate inerenti la sessualità umana, ed al contempo veicolo una rappresentazione ampia del "fare l'amore", che coinvolge i cinque sensi in un'integrazione di cognizione, emozione e corpo.
La metafora è quella della "carezza" (o meglio delle infinite tipologie di “carezze”), come atto comunicativo durante l’intimità; che può portare con sé il desiderio di accudire/consolare ed il suo reciproco (ricerca di consolazione, rassicurazione, conforto).
La "carezza" che significa, ad esempio, pace fatta, la concessione di una tregua; la "carezza" che rassicura e consolida un legame, che marca la stima reciproca e tanto altro ancora.
La terapia sessuologica che attuo nel mio studio di Ivrea si avvale, inoltre, di tecniche cosiddette mansionali (compiti pratici che il singolo o la coppia possono svolgere a casa... non "ginnastica sessuale", ma esplorazione reciproca del corpo e della mente dell'altro, sgravati dal peso di dover raggiungere un risultato/performance prestabiliti).
Tecniche atte a migliorare via via la conoscenza reciproca, in quanto, se è pur vero che c’è più “corpo” nel far l’amore che nel leggere un libro, è altrettanto vero che, nell’intimità, ciascuno porta e comunica pensieri, emozioni, timori, visioni del mondo e dello stare in coppia nello specifico.
Detto ciò, è facile comprendere come la guarigione non possa passare che attraverso l’indagine della vita interiore della persona, trascurando momentaneamente il focalizzarsi sul disagio sessuale nello specifico.
E’ così, che non è così infrequente verificare che, affrontati i cosiddetti “temi dolenti” (schemi disfunzionali) di quello specifico individuo, il “problema sessuale” svanisca in modo del tutto naturale.
Non appena il problema si presenta!!!; in quanto, solitamente, la prima cosa che fa un soggetto che si rende conto di avere un problema di natura sessuale, sono tutta una serie di tentativi di auto-guarigione; che per quanto possano essere intuitivi, non fanno che aggravare la situazione fino a cronicizzarla.
Ad esempio è tipico, nel caso di chi soffre di eiaculazione precoce, tentare di risolvere il problema cercando di distrarsi durante un rapporto sessuale; il pensare ad altro, nella speranza di “durare” di più, cosa che in realtà permette alle più recondite paure di emergere, riducendo di conseguenza ulteriormente la cosiddetta “durata”, laddove l’approccio terapeutico corretto prevede l’esatto contrario, cioè una sempre maggior concentrazione su ciò che si prova, momento per momento.
Ciò che può ostacolare il rivolgersi ad un sessuologo professionista, inoltre, concerne il fatto che chi presenta una difficoltà sessuale tende a provare vergogna, a sentirsi tremendamente sbagliato; e questo è dovuto, primariamente, al fatto che di sessualità se ne continua a parlare poco e male.
Chi sviluppa un problema, di conseguenza, si percepisce come l’unico che ha una siffatta difficoltà, laddove in realtà, se potesse confrontarsi liberamente anche solo con la sua cerchia di conoscenze, scoprirebbe di essere tutt’altro che l’unico.
Un’altra questione riguarda l’errata idea che considera la sessualità come una pratica istintiva, “naturale”, che dovrebbe svolgersi senza “intoppi”; in realtà, come per tutte le altre competenze ed aree dell’esistenza, una buona intimità sessuale è un traguardo da raggiungere per prove ed errori, e soprattutto pazienza.