Credere che la morte non sia la fine di tutto
è cmq conveniente perchè porta a dare
importanza a ciò che conta davvero per vivere meglio, nell'oggi!
Ciò che faccio oggi lo farei se dovessi
morire domani?
Vivere meglio non significa in modo
semplice, ma se uno riesce a vivere "bene" anche senza grossi problemi e sofferenze buon per lui, ben venga!
Non si tratta di "elogiare la sofferenza", ma
di capire che è solo un sintomo di una
"malattia" che va curata!
E per guarire, la malattia deve essere conosciuta e compresa.
Ad esempio se provo insoddisfazione, questo è un sintomo, un effetto di altro che va individuato.
Solo individuando le cause posso trovare il rimedio, la cura.
L'insoddisfazione di solito è sintomatica del condurre una vita non significativa, ripiegata su se stessa e su i nostri desideri insoddisfatti.
Si potrebbe dire che una delle cause è l'egoismo.
E le cause vanno abbandonate.
La cura: praticare l'altruismo.
Una non conoscenza della malattia, in questo caso potrebbe indurmi a pensare che la causa siano proprio i desideri non ancora soddisfatti.
La cura: procurarsi piacere.
Con l'ovvia conseguenza di alimentare la malattia stessa.
È abbastanza impressionante osservare che in 6000 anni di civiltà sia cambiato così tanto il mondo esterno, ma l'uomo ed il suo "mondo interiore" NO.
E pensare che ogni religione, filosofia, scienza...
è arrivata alle stesse conclusioni circa le cause dell'infelicità umana.
Eppure, sembra che ogni generazione ricominci da capo, pensando di scoprire l' "acqua calda"!
è cmq conveniente perchè porta a dare
importanza a ciò che conta davvero per vivere meglio, nell'oggi!
Ciò che faccio oggi lo farei se dovessi
morire domani?
Vivere meglio non significa in modo
semplice, ma se uno riesce a vivere "bene" anche senza grossi problemi e sofferenze buon per lui, ben venga!
Non si tratta di "elogiare la sofferenza", ma
di capire che è solo un sintomo di una
"malattia" che va curata!
E per guarire, la malattia deve essere conosciuta e compresa.
Ad esempio se provo insoddisfazione, questo è un sintomo, un effetto di altro che va individuato.
Solo individuando le cause posso trovare il rimedio, la cura.
L'insoddisfazione di solito è sintomatica del condurre una vita non significativa, ripiegata su se stessa e su i nostri desideri insoddisfatti.
Si potrebbe dire che una delle cause è l'egoismo.
E le cause vanno abbandonate.
La cura: praticare l'altruismo.
Una non conoscenza della malattia, in questo caso potrebbe indurmi a pensare che la causa siano proprio i desideri non ancora soddisfatti.
La cura: procurarsi piacere.
Con l'ovvia conseguenza di alimentare la malattia stessa.
È abbastanza impressionante osservare che in 6000 anni di civiltà sia cambiato così tanto il mondo esterno, ma l'uomo ed il suo "mondo interiore" NO.
E pensare che ogni religione, filosofia, scienza...
è arrivata alle stesse conclusioni circa le cause dell'infelicità umana.
Eppure, sembra che ogni generazione ricominci da capo, pensando di scoprire l' "acqua calda"!