Inutile prendersi in giro, essere amati è lo scopo di ognuno. Cambia il modo con cui l'individuo crede e cerca di raggiungere quest'obiettivo, ma l'esistenza di tutti è mossa da un unico grande desiderio: essere e sentirsi amati dalle persone che ci circondano.
Se ogni essere su questo pianeta si sentisse ben voluto, tutti i mali sparirebbero in un istante, perché le cattive azioni e gli intenti deplorevoli nascono dalla mancanza d'amore e dalla necessità di ricercalo in ogni modo. Purtroppo a molti non è chiaro quello che serve per essere amati, eppure basterebbe comprendere un solo, semplice, concetto: la reciprocità.
Autodistruggersi ricercando l'amore
Ogni giorno, sul nostro piccolo ed insignificante pianeta, perso chissà dove nel freddo Universo, le persone si alzano e si danno un gran daffare. La direzione in cui va il mondo è dettata dalla somma delle nostre piccole azioni.
Le Nazioni ricche stanno vivendo un momento di crisi senza precedenti, con tutta probabilità l'occidente è destinato ad un futuro di grande povertà; allo stesso tempo le zone del mondo in via di sviluppo crescono in modo smisurato e incontrollato, dando vita ad una frenetica corsa al progresso. Le economie emergenti, nei prossimi anni, ripercorreranno gli stessi passi che le attuali zone ricche del mondo hanno compiuto nel primo dopoguerra, vivranno un momento di grande benessere economico, per poi cadere a loro volta in una profonda crisi economica, che riporterà tutti con i piedi per terra.
Cosa c'entra tutto questo con "l'essere amati"?
E' molto semplice: in questo infinito ciclo di crescita, morte e rinascita, si susseguiranno decine di generazioni, miliardi di persone che agiranno mosse da un unico intento comune: essere amati.
Purtroppo, per perseguire questo sentimento, quasi tutti faranno l'esatto contrario di quello che realmente bisognerebbe fare: lavoreranno come pazzi, acquisteranno qualunque porcheria il mercato gli farà credere indispensabile alla loro felicità, ricercheranno la realizzazione personale attraverso i soldi, adoreranno il potere come un Dio; per una poltrona dieci centimetri più alta del collega o un ufficio da responsabile, metteranno in secondo piano famiglia e amici, per un litro di lurido gasolio da iniettare nella loro nuova automobile, lasceranno che si consumino terribili guerre.
Eppure tutti crederanno di agire nell'interesse delle propria felicità, la loro quotidianità sarà costellata di piccole azioni e scelte che crederanno volte a migliorare la propria vita ed essere amati dagli altri, alimenteranno la folle danza del mondo, inconsapevoli del fatto che la somma del loro vivere malati, ci porterà tutti al tracollo.
L'etica della reciprocità
Essere amati dagli altri non è per niente difficile, a patto che si conosca esattamente il significato di questo termine. Bisogna distinguere bene tra amore ed ammirazione, perché spesso, quello che le persone vogliono è essere ammirate piuttosto che amate. Confondono cioè la ricerca dell'amore con quella del successo. Nella società moderna, i valori che vengono spacciati come essenziali rientrano nella sfera dell'ammirazione; siamo quotidianamente indotti a credere che essere ammirati dagli altri equivalga ad essere-amati, per questo motivo cerchiamo di far colpo sulle persone che ci stanno accanto, attraverso il denaro e l'accumulo di beni materiali.
Questa strada è errata!
Nel 1993 un gruppo formato da 123 leader di diverse comunità spirituali mondiali, ha firmato un documento denominato Dichiarazione per un'Etica Mondiale, proclamando La Regola d'Oro, un unico precetto che potesse garantire amore e rispetto tra le persone. Per decidere quale frase adottare, non fecero altro che ispirarsi agli insegnamenti di tutte le religioni e tutte le filosofie del mondo oggi conosciute, trovando in esse un comandamento comune.
Di seguito ecco l'insegnamento cardine che da sempre viene professato da ogni comunità filosofica, spirituale e religiosa:
L'etica della reciprocità è essenziale quando s'intende ricercare l'amore da parte di chi ci sta accanto; questo concetto sintetizza in sé "libertà" e "uguaglianza", due termini che dobbiamo assumere come principi imprescindibili se vogliamo che le altre persone stiano bene con noi e quindi ci amino per quello che siamo.
Se ogni essere su questo pianeta si sentisse ben voluto, tutti i mali sparirebbero in un istante, perché le cattive azioni e gli intenti deplorevoli nascono dalla mancanza d'amore e dalla necessità di ricercalo in ogni modo. Purtroppo a molti non è chiaro quello che serve per essere amati, eppure basterebbe comprendere un solo, semplice, concetto: la reciprocità.
Autodistruggersi ricercando l'amore
Ogni giorno, sul nostro piccolo ed insignificante pianeta, perso chissà dove nel freddo Universo, le persone si alzano e si danno un gran daffare. La direzione in cui va il mondo è dettata dalla somma delle nostre piccole azioni.
Le Nazioni ricche stanno vivendo un momento di crisi senza precedenti, con tutta probabilità l'occidente è destinato ad un futuro di grande povertà; allo stesso tempo le zone del mondo in via di sviluppo crescono in modo smisurato e incontrollato, dando vita ad una frenetica corsa al progresso. Le economie emergenti, nei prossimi anni, ripercorreranno gli stessi passi che le attuali zone ricche del mondo hanno compiuto nel primo dopoguerra, vivranno un momento di grande benessere economico, per poi cadere a loro volta in una profonda crisi economica, che riporterà tutti con i piedi per terra.
Cosa c'entra tutto questo con "l'essere amati"?
E' molto semplice: in questo infinito ciclo di crescita, morte e rinascita, si susseguiranno decine di generazioni, miliardi di persone che agiranno mosse da un unico intento comune: essere amati.
Purtroppo, per perseguire questo sentimento, quasi tutti faranno l'esatto contrario di quello che realmente bisognerebbe fare: lavoreranno come pazzi, acquisteranno qualunque porcheria il mercato gli farà credere indispensabile alla loro felicità, ricercheranno la realizzazione personale attraverso i soldi, adoreranno il potere come un Dio; per una poltrona dieci centimetri più alta del collega o un ufficio da responsabile, metteranno in secondo piano famiglia e amici, per un litro di lurido gasolio da iniettare nella loro nuova automobile, lasceranno che si consumino terribili guerre.
Eppure tutti crederanno di agire nell'interesse delle propria felicità, la loro quotidianità sarà costellata di piccole azioni e scelte che crederanno volte a migliorare la propria vita ed essere amati dagli altri, alimenteranno la folle danza del mondo, inconsapevoli del fatto che la somma del loro vivere malati, ci porterà tutti al tracollo.
L'etica della reciprocità
Essere amati dagli altri non è per niente difficile, a patto che si conosca esattamente il significato di questo termine. Bisogna distinguere bene tra amore ed ammirazione, perché spesso, quello che le persone vogliono è essere ammirate piuttosto che amate. Confondono cioè la ricerca dell'amore con quella del successo. Nella società moderna, i valori che vengono spacciati come essenziali rientrano nella sfera dell'ammirazione; siamo quotidianamente indotti a credere che essere ammirati dagli altri equivalga ad essere-amati, per questo motivo cerchiamo di far colpo sulle persone che ci stanno accanto, attraverso il denaro e l'accumulo di beni materiali.
Questa strada è errata!
Nel 1993 un gruppo formato da 123 leader di diverse comunità spirituali mondiali, ha firmato un documento denominato Dichiarazione per un'Etica Mondiale, proclamando La Regola d'Oro, un unico precetto che potesse garantire amore e rispetto tra le persone. Per decidere quale frase adottare, non fecero altro che ispirarsi agli insegnamenti di tutte le religioni e tutte le filosofie del mondo oggi conosciute, trovando in esse un comandamento comune.
Di seguito ecco l'insegnamento cardine che da sempre viene professato da ogni comunità filosofica, spirituale e religiosa:
- "Non fare ad altri ciò che non vuoi sia fatto a te" (Confucio)
- "Non fare al tuo vicino quello che ti offenderebbe se fatto da lui" (Pittaco)
- "Evita di fare quello che rimprovereresti agli altri di fare" (Talete)
- "Quello che vorresti i tuoi vicini facessero a te, ciò sia anche per loro" (Sesto Pitagorico)
- "Non fare agli altri ciò che ti riempirebbe d'ira se fatto a te dagli altri" (Isocrate)
- "Ciò che tu eviteresti di sopportare per te, cerca di non imporlo agli altri" (Epitteto)
- "Non fare agli altri quello che non vorresti fosse fatto a te" (Gesù di Nazareth)
- "Non fare agli altri quello che non vuoi che essi facciano a te" (Rabbi Hillel)
- "Invece di essere infelici e colmi d'odio, dovremmo gioire del successo degli altri" (Dalai Lama)
- "Fate dunque agli altri ciò che volete che gli altri facciano a voi" (Matteo "7:12)
- "Colui che desidera il proprio bene, deve evitare di causare qualsiasi tipo di danno ad un altro Essere Vivente" (Mahâvira)
- "Nessuno di voi è credente finché non desidera per il fratello ciò che desidera per se" (Sunan)
- "Non fare al tuo simile ciò che ti è odioso . Questa è tutta la legge ; il resto è commento" (Talmud Shabbat "31/a)
- "Considera il profitto del tuo vicino come tuo profitto; e la perdita del tuo vicino come tua perdita" (T'ai–Shang/Kan–ing–p'ein)
- "Non offendere gli altri con modi che giudicheresti offensivi per te" (Udanavarga 5 :18)
- "Condannerò un mio fratello solo dopo aver camminato per un miglio nei suoi mocassini" (Nativi Americani)
L'etica della reciprocità è essenziale quando s'intende ricercare l'amore da parte di chi ci sta accanto; questo concetto sintetizza in sé "libertà" e "uguaglianza", due termini che dobbiamo assumere come principi imprescindibili se vogliamo che le altre persone stiano bene con noi e quindi ci amino per quello che siamo.