Tante donne confidano di essere innamorate di un uomo che oggettivamente non le ama e che le tratta in malo modo, nell’impossibile circolo vizioso del “sono sicura che riuscirò prima o poi a cambiarlo” e del “se mi tratta male vuol dire che ci tiene a me” che culmina nel “anche se forse non mi ama, io lo amo troppo per riuscire a lasciarlo”.
specialmente tra le donne, negli amori non corrisposti esiste una componente di ossessività. Spesso una donna, pur di avere l’oggetto del proprio amore (o di quello che pensa essere l’amore), passa sopra a qualsiasi nefandezza: tradimenti ripetuti, offese di fronte ai figli, freddezze, violenza psicologica, eclatanti mancanze di rispetto, fino a sottovalutare e perfino legittimare gli episodi di violenza fisica.
Anche se lui si dimostra egoista, anaffettivo e non mostra alcuna volontà di costruire qualcosa, lei non prende seriamente in considerazione l’idea di cercarsi un partner più adatto: al contrario, paradossalmente lei si “innamora” ancora di più.
Più lui la tratta male o si dimostra sfuggente e indisponibile, più lei raddoppia gli sforzi per conquistarlo.
La mia vita ha senso solo se lui mi ama: la mancanza di autostima
Da dove deriva questa ostinazione nel cercare di conquistare a tutti i costi (a volte fino ad arrivare al punto di farsi male) un uomo che sfugge e che fa sentire sole e poco amate?
Perché si desidera un uomo che non ci ama mentre partner più disponibili e adeguati vengono bollati come poco interessanti e non suscitano nessuna attrattiva?
La questione è molto complessa perché non esiste una motivazione univoca che vada bene per tutte le donne a prescindere dalla loro personalità e dalla loro storia passata.
Una possibile spiegazione è che lei nel tentativo di farsi amare da un uomo sfuggente ed anaffettivo stia combattendo una battaglia di vitale importanza per la sua autostima, una battaglia che non vuole assolutamente perdere.
In genere, le donne che si aggrappano a rapporti insoddisfacenti sono cresciute in una famiglia che non le ha mai valorizzate, hanno una scarsa autostima e ripongono nel rapporto di coppia tutte le loro aspettative di realizzazione personale.
L’uomo che amano diventa la loro ragione di vita perché – inconsciamente – soltanto nella misura in cui si sentono amate da lui, possono sentire di essere amabili e di valore qualcosa: senza il loro uomo queste donne tornano ad essere le bambine che venivano sempre messe in secondo piano dalle sorelle maggiori o che a scuola erano quelle meno “popolari”.
Parter assenti come il padre
E’ paradossale il fatto che le donne con queste problematiche – le quali sarebbero le prime a beneficiare di avere accanto un compagno presente ed affettuoso – purtroppo tendono ad essere attratte solo da uomini freddi ed emotivamente indisponibili, simili al loro primo oggetto d’amore: il padre. Le donne che tendono a lasciarsi coinvolgere in relazioni difficili con gli uomini hanno avuto una figura paterna poco presente e affettuosa.
Nel cercare di ottenere l’amore di un uomo egoista e non innamorato si cerca di vincere la battaglia che si è persa durante gli anni della crescita: quella di farsi amare da un padre sempre altrove perché preso da altro o fisicamente assente.
Prima è andata male ma ora deve funzionare a tutti i costi
Queste storie “impossibili” capitano con più facilità nei periodi di maggiore fragilità personale, in particolare dopo un lungo periodo di solitudine affettiva o dopo una separazione o un fallimento sentimentale che fa ancora male. In casi come questi si diventa ancora più tenaci nel perseguire la meta perché “stavolta deve funzionare a tutti i costi“. Anche se è oggettivo che non ci siano i presupposti affinché il nuovo partner coroni il sogno d’amore della donna,
La difficoltà nell’ammettere l’errore
rimanere coerenti con le proprie scelte passate ci evita di doverci fermare ed ammettere di aver sbagliato tutto fin dall’inizio. Quanto è difficile farlo… specie se sappiamo di aver sbagliato mille volte, la nostra autostima è sotto i piedi e l’ultima cosa che si vuole è avere un gruppo sterminato di amici e parenti che con aria saccente ci ripete “te lo avevo detto!”. Stessa cosa avviene in amore: tanto più tempo ed energie si sono investite nel vano tentativo di farsi amare da un uomo incapace di amore profondo, più tornare indietro diventa difficile e doloroso e comporta il pagamento di un prezzo molto elevato in termini di autostima.
Più passa il tempo, più è difficile ammettere l’errore, più è difficile lasciare, più si sta male, più si abbassa l’autostima, più si ha bisogno di rimanere con la persona sbagliata, più passa il tempo.
Se sono abbastanza brava, tu mi amerai
la speranza di tantissime donne: quello di poter far innamorare l’altro grazie al proprio amore incondizionato.
Per tenerselo ad ogni costo, lei subordinerà i suoi bisogni e desideri a quelli di lui.
specialmente tra le donne, negli amori non corrisposti esiste una componente di ossessività. Spesso una donna, pur di avere l’oggetto del proprio amore (o di quello che pensa essere l’amore), passa sopra a qualsiasi nefandezza: tradimenti ripetuti, offese di fronte ai figli, freddezze, violenza psicologica, eclatanti mancanze di rispetto, fino a sottovalutare e perfino legittimare gli episodi di violenza fisica.
Anche se lui si dimostra egoista, anaffettivo e non mostra alcuna volontà di costruire qualcosa, lei non prende seriamente in considerazione l’idea di cercarsi un partner più adatto: al contrario, paradossalmente lei si “innamora” ancora di più.
Più lui la tratta male o si dimostra sfuggente e indisponibile, più lei raddoppia gli sforzi per conquistarlo.
La mia vita ha senso solo se lui mi ama: la mancanza di autostima
Da dove deriva questa ostinazione nel cercare di conquistare a tutti i costi (a volte fino ad arrivare al punto di farsi male) un uomo che sfugge e che fa sentire sole e poco amate?
Perché si desidera un uomo che non ci ama mentre partner più disponibili e adeguati vengono bollati come poco interessanti e non suscitano nessuna attrattiva?
La questione è molto complessa perché non esiste una motivazione univoca che vada bene per tutte le donne a prescindere dalla loro personalità e dalla loro storia passata.
Una possibile spiegazione è che lei nel tentativo di farsi amare da un uomo sfuggente ed anaffettivo stia combattendo una battaglia di vitale importanza per la sua autostima, una battaglia che non vuole assolutamente perdere.
In genere, le donne che si aggrappano a rapporti insoddisfacenti sono cresciute in una famiglia che non le ha mai valorizzate, hanno una scarsa autostima e ripongono nel rapporto di coppia tutte le loro aspettative di realizzazione personale.
L’uomo che amano diventa la loro ragione di vita perché – inconsciamente – soltanto nella misura in cui si sentono amate da lui, possono sentire di essere amabili e di valore qualcosa: senza il loro uomo queste donne tornano ad essere le bambine che venivano sempre messe in secondo piano dalle sorelle maggiori o che a scuola erano quelle meno “popolari”.
Parter assenti come il padre
E’ paradossale il fatto che le donne con queste problematiche – le quali sarebbero le prime a beneficiare di avere accanto un compagno presente ed affettuoso – purtroppo tendono ad essere attratte solo da uomini freddi ed emotivamente indisponibili, simili al loro primo oggetto d’amore: il padre. Le donne che tendono a lasciarsi coinvolgere in relazioni difficili con gli uomini hanno avuto una figura paterna poco presente e affettuosa.
Nel cercare di ottenere l’amore di un uomo egoista e non innamorato si cerca di vincere la battaglia che si è persa durante gli anni della crescita: quella di farsi amare da un padre sempre altrove perché preso da altro o fisicamente assente.
Prima è andata male ma ora deve funzionare a tutti i costi
Queste storie “impossibili” capitano con più facilità nei periodi di maggiore fragilità personale, in particolare dopo un lungo periodo di solitudine affettiva o dopo una separazione o un fallimento sentimentale che fa ancora male. In casi come questi si diventa ancora più tenaci nel perseguire la meta perché “stavolta deve funzionare a tutti i costi“. Anche se è oggettivo che non ci siano i presupposti affinché il nuovo partner coroni il sogno d’amore della donna,
La difficoltà nell’ammettere l’errore
rimanere coerenti con le proprie scelte passate ci evita di doverci fermare ed ammettere di aver sbagliato tutto fin dall’inizio. Quanto è difficile farlo… specie se sappiamo di aver sbagliato mille volte, la nostra autostima è sotto i piedi e l’ultima cosa che si vuole è avere un gruppo sterminato di amici e parenti che con aria saccente ci ripete “te lo avevo detto!”. Stessa cosa avviene in amore: tanto più tempo ed energie si sono investite nel vano tentativo di farsi amare da un uomo incapace di amore profondo, più tornare indietro diventa difficile e doloroso e comporta il pagamento di un prezzo molto elevato in termini di autostima.
Più passa il tempo, più è difficile ammettere l’errore, più è difficile lasciare, più si sta male, più si abbassa l’autostima, più si ha bisogno di rimanere con la persona sbagliata, più passa il tempo.
Se sono abbastanza brava, tu mi amerai
la speranza di tantissime donne: quello di poter far innamorare l’altro grazie al proprio amore incondizionato.
Per tenerselo ad ogni costo, lei subordinerà i suoi bisogni e desideri a quelli di lui.