- Se giudichi le persone, non avrai tempo per amarle.
- Quanto meno abbiamo, più diamo. Sembra assurdo, però questa è la logica dell’amore.
(caspita se è vero. Prima avevo tutto, ora che non ho nulla ho l'unica e più importante cosa da dare: me stesso!).
- Il male mette le radici quando un uomo comincia a pensare di essere migliore degli altri.
(e quanto fa male sentire di essere considerati i peggiori, quelli "sbagliati", quelli da non frequentare e lasciarsi dietro le spalle).
- La cosa più facile? Sbagliarsi.
- La felicità più grande? Essere utili agli altri.
- La vita è un dovere, compilo.
(a proposito della tanto invocata libertà di fare...boh).
- Non capiremo mai abbastanza quanto bene è capace di fare un sorriso.
(eppure siamo Sapiens e come non bastasse, Sapiens Sapiens).
- quando si muore e arriva il momento in cui Dio ci giudicherà, lui non chiederà, “Quante cose buone hai fatto nella tua vita?”, ma piuttosto chiederà, “Quanto amore hai messo in quello che hai fatto?”.
(molti usano ancora il termine "umile" per descrivere certi lavori. Basta cambiare una lettera e tutto acquista più senso, "utile").
- Il bene che fai verrà domani dimenticato
NON IMPORTA, FA’ IL BENE!
(direi, spesso nemmeno riconosciuto nel momento presente!).
- L’onestà e la sincerità ti rendono vulnerabile
NON IMPORTA, SII FRANCO ED ONESTO!
(in effetti la Verità non è di gran moda).
- Quello che per anni hai costruito può essere distrutto in un attimo.
NON IMPORTA, COSTRUISCI!
(a proposito dell'attaccamento alle "cose")
- L’amore, per essere vero, deve costar fatica, deve far male, deve svuotarci del nostro io.
("perché state insieme?... "perché stiamo bene"... questo sì che è di gran moda).
- Non esiste povertà peggiore che non avere amore da dare.
- Il vero amore deve far sempre male. Deve essere doloroso amare qualcuno, doloroso lasciare qualcuno. Potresti dover morire per lui. Quando ci si sposa si rinuncia a ogni cosa per amarsi reciprocamente.
(sull'equivalenza delle convivenze ... "a noi non serve il pezzo di carta")
- Una vita non vissuta per gli altri non è una vita.
- Non tutti possiamo fare grandi cose, ma possiamo fare piccole cose con grande amore.
- È necessaria l’infelicità per capire la gioia,
il dubbio per capire la verità,
la morte per comprendere la vita.
Perciò affronta e abbraccia la tristezza quando viene.
(ovvero, stordisciti di lavoro, aperitivo, cena, sesso e cadi come un sasso nel letto. Purtroppo nessuno può fuggire la Verità).
- Essere non amati, non voluti, dimenticati. È questa la grande povertà, peggio di non avere niente da mangiare.
- La lebbra del mondo occidentale è la solitudine.
- E’ necessario che comprendiamo i poveri, perchè non esiste solo la povertà materiale, ma anche la povertà spirituale, più dura e profonda, che si annida anche nel cuore degli uomini colmi di ricchezze.
- Uno delle più grandi malattie del nostro tempo è quello di essere nessuno per nessuno.
(se siamo vivi significa in senso letterale che qualcuno ci ama).
- Quando tu non hai niente, allora tu hai tutto.
(difficile da capire finché si ha il di più!)
VOGLIONO STRUMENTALMENTE, HANNO VOLUTO, FARCI CREDERE CHE OGNUNO POSSA INVENTARSI LA SUA VERITA'.
LE MASSE UNITE FANNO PAURA PERCHE' TUTTO POSSONO.
TANTI SINGOLI "ALLO SBARAGLIO" SONO FUNZIONALI AL POTERE.
CHI PUO' INTELLETTUALMENTE NEGARE CHE QUANTO SCRITTO SOPRA SIA LA VERITA' E NON UNA DELLE VERITA'?
PERSINO LE NEUROSCIENZE E LA NEUROBIOLOGIA HANNO DIMOSTRATO
L'INSCRIZIONE DI TALI VERITA' NELLA NOSTRA MATERIA CEREBRALE.
SENZA DOVER CITARE L'ANTROPOLOGIA, LA SOCIOLOGIA E LA PSICOLOGIA CHE OSSERVA I RISULTATI DI UNA CONDOTTA PIUTTOSTO CHE DI UN'ALTRA NELL'ARCO DI UNA VITA ... DEL CREDERE "A" PIUTTOSTO CHE IN "B" E GLI EFFETTI CHE CIO' PRODUCE (sempre il medesimo risultato: esistono leggi psichiche al pari delle leggi della fisica).
NESSUNO SI SOGNEREBBE DI NEGARE LA VERIDICITA' DELLA LEGGE SULLA FORZA DI GRAVITA', EPPURE OGNUNO E' PRONTO A SCOMMETTERE CHE SE LUI CREDE IN "A" NON ESISTE UN EFFETTO PRESTABILITO MA SOLO QUELLO DETERMINATO DALLA PROPRIA VOLONTA'.
EPPURE L'OSSERVAZIONE SMENTISCE TUTTO CIO': AD "A" CORRISPONDE PRIMA O POI "B".
NON SIAMO COSì TANTO LIBERI DI DETERMINARCI, DI FARE, ED ESSERE CIO' CHE VOGLIAMO; E NEMMENO CIO' CHE VOGLIAMO E' FRUTTO DI CHISSA' QUALE LIBERTA!
NON E' DIFFICILE IMMAGINARE A CHI FA COMODO CHE SI CREDA CHE IO SIA LIBERO NEL DESIDERARE TALE AUTOMOBILE, VESTITO, TAGLIO DI CAPELLI ETC ETC ETC
E PURTROPPO FA COMODO ANCHE AI TANTI CHE PRIVATI DI CIO' DI CUI SI CIRCONDANO NON SAPREBBERO PIU' CHI SONO, CHE VALORE ATTRIBUIRSI, CHE SCOPO E OBIETTIVO DARSI. IN ALTRE PAROLE, LA MAGGIOR PARTE DI NOI LIBERA DALLA "SCHIAVITU'" SI SENTIREBBE SMARRITA, PERSA; COME I MATTI DOPO LA CHIUSURA DEI MANICOMI, I QUALI SUPPLICAVANO GLI INFERMIERI DI LEGARLI NUOVAMENTE AI LORO LETTI; LI RASSICURAVA!