Il libero arbitrio, la nostra libertà di scegliere, decidere, esistono, ma il nostro "spazio di libertà" è molto più stretto di quanto abitualmente si creda.
DNA, tipo di genitori, prime esperienze di vita... e condizionamenti sociali.
Questa consapevolezza dovrebbe portarci ad essere molto più indulgenti verso noi stessi e gli altri quando ci si comporta in modo sbagliato.
Di fatto, ogni essere vivente vorrebbe far bene ed essere felice!
Interessanti sono i condizionamenti sociali dei quali spesso non siamo minimamente consapevoli.
È importante rendersene conto per evitarci sofferenze inutili.
I condizionamenti creano inoltre tutti i nostri pregiudizi!
Ci portano a vivere nel nostro piccolo "mondo" dopo averlo frettolosamente categorizzato.
Ad es.
È possibile che tutte le donne soffrano se non hanno figli?
Soffro perchè non ho un figlio, per gli ormoni o perchè mi hanno fatto credere che una famiglia non è "completa" se... o perchè tutte le mie amiche ce l'hanno?
Pancioni esposti all'aria, da venerare come le statue di "Madonna con bambino"; in fondo abbiamo la chiesa in casa.
Ma guai a dire che spesso un figlio è messo al mondo per l'appagamento di sè, con tutti i danni che ne conseguono.
Soffro perchè non ho un SUV, perchè devo faticare con la macchina che ho ad affrontare gli sterrati, o perchè mi hanno talmente "bombardato" al punto che se mi guardo con gli occhi degli altri, se mi immagino su di un SUV mi sento "migliore"?
Presumo la seconda, dato che nelle città non ci sono sterrati, ciononostante tutti diranno di aver effettuato una scelta razionale ma soprattutto totalmente libera.
E a proposito di relazioni... la visione del "...e vissero felici e contenti".
Per cui, la parola separazione l'associamo alla parola fallimento.
Una vita senza problemi, a parte l'assorbente con le ali, a furia di vedere immagini di famiglie perfette (Mulino Bianco) e come tali inesistenti;
per cui ogni problema viene celato e la sofferenza non può essere con-divisa; ma guai a far cadere la maschera!
L'educazione scolastica, esclusivamente finalizzata ad informare ma non ad educare;
al punto che un bimbo "buono", ma a cui riesce difficile la matematica, inizierà da subito a sentirsi inferiore al suo compagno "egoista" che però ha voti superiori.
Voti, che non viene spiegato, essere esclusivamente relativi al compito prodotto e non al valore intrinseco dell'individuo, al punto che per tutta una vita si può rischiare di basare il proprio valore esclusivamente su performance misurabili o fattori esterni, e non su qualità interiori.
Si perde il lavoro, e da subito ci si sente dei "falliti" anche nel caso in cui sia stata l'azienda a fallire nello specifico.
Soffri perchè non hai di che mangiare o perchè ti sei identificato con la tua professione?
O perchè sempre alla ricerca di un colpevole, vivi la situazione come vittima o come carnefice di te stesso?
Prima si individuano questi aspetti condizionati della mente, prima si può intraprendere un cammino per decondizionarsi.
Un cammino di vera libertà!
DNA, tipo di genitori, prime esperienze di vita... e condizionamenti sociali.
Questa consapevolezza dovrebbe portarci ad essere molto più indulgenti verso noi stessi e gli altri quando ci si comporta in modo sbagliato.
Di fatto, ogni essere vivente vorrebbe far bene ed essere felice!
Interessanti sono i condizionamenti sociali dei quali spesso non siamo minimamente consapevoli.
È importante rendersene conto per evitarci sofferenze inutili.
I condizionamenti creano inoltre tutti i nostri pregiudizi!
Ci portano a vivere nel nostro piccolo "mondo" dopo averlo frettolosamente categorizzato.
Ad es.
È possibile che tutte le donne soffrano se non hanno figli?
Soffro perchè non ho un figlio, per gli ormoni o perchè mi hanno fatto credere che una famiglia non è "completa" se... o perchè tutte le mie amiche ce l'hanno?
Pancioni esposti all'aria, da venerare come le statue di "Madonna con bambino"; in fondo abbiamo la chiesa in casa.
Ma guai a dire che spesso un figlio è messo al mondo per l'appagamento di sè, con tutti i danni che ne conseguono.
Soffro perchè non ho un SUV, perchè devo faticare con la macchina che ho ad affrontare gli sterrati, o perchè mi hanno talmente "bombardato" al punto che se mi guardo con gli occhi degli altri, se mi immagino su di un SUV mi sento "migliore"?
Presumo la seconda, dato che nelle città non ci sono sterrati, ciononostante tutti diranno di aver effettuato una scelta razionale ma soprattutto totalmente libera.
E a proposito di relazioni... la visione del "...e vissero felici e contenti".
Per cui, la parola separazione l'associamo alla parola fallimento.
Una vita senza problemi, a parte l'assorbente con le ali, a furia di vedere immagini di famiglie perfette (Mulino Bianco) e come tali inesistenti;
per cui ogni problema viene celato e la sofferenza non può essere con-divisa; ma guai a far cadere la maschera!
L'educazione scolastica, esclusivamente finalizzata ad informare ma non ad educare;
al punto che un bimbo "buono", ma a cui riesce difficile la matematica, inizierà da subito a sentirsi inferiore al suo compagno "egoista" che però ha voti superiori.
Voti, che non viene spiegato, essere esclusivamente relativi al compito prodotto e non al valore intrinseco dell'individuo, al punto che per tutta una vita si può rischiare di basare il proprio valore esclusivamente su performance misurabili o fattori esterni, e non su qualità interiori.
Si perde il lavoro, e da subito ci si sente dei "falliti" anche nel caso in cui sia stata l'azienda a fallire nello specifico.
Soffri perchè non hai di che mangiare o perchè ti sei identificato con la tua professione?
O perchè sempre alla ricerca di un colpevole, vivi la situazione come vittima o come carnefice di te stesso?
Prima si individuano questi aspetti condizionati della mente, prima si può intraprendere un cammino per decondizionarsi.
Un cammino di vera libertà!