.Dal Diario di Seduta di un paziente sul finire della terapia
"La mia vera preoccupazione era di acquistare un po’ di chiarezza per riuscire a fare la mia strada senza più tanti pesi sulle spalle; senza essere sempre combattuto.
Ogni mattina ormai da anni era un triste momento anche se nevica o c’è il sole, cambiava poco… non conoscevo più la libertà di provare emozioni perché ero dominato dalla paranoia di ogni cosa mai chiara e mai risolta.
Quindi era la mente, fabbrica di pensieri malati, a dominare me.
I pensieri malati che nascevano da qualunque confronto, in un momento di stanchezza, potevano trasformarsi in mostri capaci di non farmi dormire e torturarmi con le loro visioni fino a portarmi all’esasperazione, cioè dove convivono, o meglio, lottano la Vita e l’Abbandono.
L’abbandono non è necessariamente totale, ma può intaccare certi nostri punti… e farci perdere la sensazione di tutto… che è la parte più concreta che possiamo toccare di ciò che ci circonda…è quello che ci fa agire, quello che influenza il nostro umore.
Il mio rapporto con la mia guida personale è andato crescendo bene, quindi man mano sono riuscito a spiegare bene il mio modo di vivere, trovando spesso conforto dentro me dopo le sedute.
È dovuto passare del tempo, e io ho dovuto setacciare assieme a giulio i miei ricordi emotivi o le mie giornate e relative emozioni, per poi lasciar sedimentare le cose e riguardarle ancora cento volte e quindi capire e farsi una ragione .
Quindi ora è stupendo per me essere "qui e ora", e rendermene conto... è una sensazione che riempie di vita e mi permette di avere nuovi occhi per guardare me e tutto. Non male a 37 anni!
Avevo bisogno di spiegare tutte quelle paranoie e affrontarle, conoscerle per poi riuscire a smontarle da dentro. Un grande lavoro per seguire le evoluzioni degli stati d’animo e degli eventi, per trovare i buchi dove andavo spesso a cadere e riguardarli insieme per conoscerli bene ed imparare ad evitarli.
Soffrivo molto perche sentivo il mio potenziale dentro scalciare,ma frenato da ogni paura finiva solo per scalciarmi addosso per farmi notare ancora di più quanto ero sbagliato rispettto ad un ideale inseguito e mai trovato.
Ora la mia mente, anche per gioco, può spaziare e magari portarmi in un posto che è utile ai miei intenti profondi, ed è una sensazione di libertà veramente nuova... il pensiero leggero.
Questi cambiamenti fanno riflettere sulle capacità che potremmo sviluppare per passare meglio la vita.
Ora credo che sia bene fare più cose al fine di star bene, per trovare un equilibrio su cui poter lavorare... ma la vittoria nasce già al momento in cui decidiamo di portare noi stessi ad intraprendere la via alla guarigione.
Il mio sentiero ora è salito di quota e la mia vista và lunga sulle valli... il sole mi scalda e va tutto bene anche perché se e quando scenderà la nebbia o un temporale, sarò molto più presente a me stesso, riuscendo ad evitarmi il peggio:ma non perdermi."
"La mia vera preoccupazione era di acquistare un po’ di chiarezza per riuscire a fare la mia strada senza più tanti pesi sulle spalle; senza essere sempre combattuto.
Ogni mattina ormai da anni era un triste momento anche se nevica o c’è il sole, cambiava poco… non conoscevo più la libertà di provare emozioni perché ero dominato dalla paranoia di ogni cosa mai chiara e mai risolta.
Quindi era la mente, fabbrica di pensieri malati, a dominare me.
I pensieri malati che nascevano da qualunque confronto, in un momento di stanchezza, potevano trasformarsi in mostri capaci di non farmi dormire e torturarmi con le loro visioni fino a portarmi all’esasperazione, cioè dove convivono, o meglio, lottano la Vita e l’Abbandono.
L’abbandono non è necessariamente totale, ma può intaccare certi nostri punti… e farci perdere la sensazione di tutto… che è la parte più concreta che possiamo toccare di ciò che ci circonda…è quello che ci fa agire, quello che influenza il nostro umore.
Il mio rapporto con la mia guida personale è andato crescendo bene, quindi man mano sono riuscito a spiegare bene il mio modo di vivere, trovando spesso conforto dentro me dopo le sedute.
È dovuto passare del tempo, e io ho dovuto setacciare assieme a giulio i miei ricordi emotivi o le mie giornate e relative emozioni, per poi lasciar sedimentare le cose e riguardarle ancora cento volte e quindi capire e farsi una ragione .
Quindi ora è stupendo per me essere "qui e ora", e rendermene conto... è una sensazione che riempie di vita e mi permette di avere nuovi occhi per guardare me e tutto. Non male a 37 anni!
Avevo bisogno di spiegare tutte quelle paranoie e affrontarle, conoscerle per poi riuscire a smontarle da dentro. Un grande lavoro per seguire le evoluzioni degli stati d’animo e degli eventi, per trovare i buchi dove andavo spesso a cadere e riguardarli insieme per conoscerli bene ed imparare ad evitarli.
Soffrivo molto perche sentivo il mio potenziale dentro scalciare,ma frenato da ogni paura finiva solo per scalciarmi addosso per farmi notare ancora di più quanto ero sbagliato rispettto ad un ideale inseguito e mai trovato.
Ora la mia mente, anche per gioco, può spaziare e magari portarmi in un posto che è utile ai miei intenti profondi, ed è una sensazione di libertà veramente nuova... il pensiero leggero.
Questi cambiamenti fanno riflettere sulle capacità che potremmo sviluppare per passare meglio la vita.
Ora credo che sia bene fare più cose al fine di star bene, per trovare un equilibrio su cui poter lavorare... ma la vittoria nasce già al momento in cui decidiamo di portare noi stessi ad intraprendere la via alla guarigione.
Il mio sentiero ora è salito di quota e la mia vista và lunga sulle valli... il sole mi scalda e va tutto bene anche perché se e quando scenderà la nebbia o un temporale, sarò molto più presente a me stesso, riuscendo ad evitarmi il peggio:ma non perdermi."