Se le nostre reazioni sono perlopiù frutto di condizionamenti che hanno creato abitudini c'è solo da augurarsi di esser stati condizionati al Bene.
Dato che ciò non è scontato, dopo aver riconosciuto, attraverso la facoltà del discernimento, la differenza tra un comportamento educato e l'opposto, dovremmo attivamente SFORZARCI di mettere in atto la reazione corretta.
All'inizio nulla verrà spontaneamente, ma dopo il tempo necessario avremo creato una "buona abitudine".
Si tratta, in sintesi, di agire non secondo come si è ma secondo come si vorrebbe essere!
In ogni piccola o grande circostanza...
L'abitudine a salutare ed il modo con cui lo si fa; l'abitudine a chiedere scusa così come a ringraziare e così via...
Di particolare importanza, l'attenzione al lessico che utilizziamo, soprattutto durante una lite.
Le parole sono "pietre" che hanno un significato ben specifico ed a poco serve in seguito dire: "Si, ma non lo pensavo veramente".
Ogni parola "infelice" verso l'altro lascia un segno (ferita), e segno dopo segno, l'altro mette sempre più distanza nei nostri confronti, anche se non se ne rende conto.
E non sempre si può "riavvolgere il nastro".
Non sempre, l'altro, pur non avendoci in odio, è detto che sia ancora in grado di guarire il suo cuore ed andare oltre, pur volendolo.
Esiste un punto di non ritorno!
Dato che ciò non è scontato, dopo aver riconosciuto, attraverso la facoltà del discernimento, la differenza tra un comportamento educato e l'opposto, dovremmo attivamente SFORZARCI di mettere in atto la reazione corretta.
All'inizio nulla verrà spontaneamente, ma dopo il tempo necessario avremo creato una "buona abitudine".
Si tratta, in sintesi, di agire non secondo come si è ma secondo come si vorrebbe essere!
In ogni piccola o grande circostanza...
L'abitudine a salutare ed il modo con cui lo si fa; l'abitudine a chiedere scusa così come a ringraziare e così via...
Di particolare importanza, l'attenzione al lessico che utilizziamo, soprattutto durante una lite.
Le parole sono "pietre" che hanno un significato ben specifico ed a poco serve in seguito dire: "Si, ma non lo pensavo veramente".
Ogni parola "infelice" verso l'altro lascia un segno (ferita), e segno dopo segno, l'altro mette sempre più distanza nei nostri confronti, anche se non se ne rende conto.
E non sempre si può "riavvolgere il nastro".
Non sempre, l'altro, pur non avendoci in odio, è detto che sia ancora in grado di guarire il suo cuore ed andare oltre, pur volendolo.
Esiste un punto di non ritorno!