Dicono che il "tirar dritto" (ad esempio di fronte ad un uomo svenuto in mezzo alla strada) sia sintomatico dell'aumento dell'egoismo crescente di quest'epoca, di questa società.
Egoismo s. m. [der. del lat. ĕgo «io»]. – Atteggiamento di chi si preoccupa unicamente di sé stesso, del proprio benessere e della propria utilità.
Benessere... ma di quale benessere si sta parlando?
Del "non sprecare" il proprio tempo?
Tempo da impiegare in cosa?
Quindi, non fermarsi a soccorrere una persona che sta visibilmente male aumenterebbe il Benessere del soggetto.
Certo, fermarsi, dedicare il proprio tempo potrebbe impedire di arrivare in tempo all'inizio della partita di calcio in tv...
Non convince più un unico termine come comportamento egoistico, poiché per mettere in atto tale comportamento è richiesto dare pesi relativi totalmente disfunzionali al proprio Bene (essere) a due scelte (in questo caso, la partita di calcio, o salvare una vita)!
Dare maggior peso ad una partita di calcio piuttosto che ad una vita è francamente DELIRANTE, non egoistico.
E' un comportamento in contrasto con la sopravvivenza della specie, di una società, ma soprattutto del proprio Cuore e della propria Anima.
Più che di Egoismo si potrebbe parlare di Patologia del Cuore e dell'Anima, la quale rende ciechi di fronte, non solo e non tanto al Benessere del beneficato, di chi si potrebbe aiutare, ma al Proprio Benessere!
Non esiste Egoista felice!
Esiste egoista "festante" con gli occhi tristi e vuoti, smarriti.
Con un cuore ed un'anima malata la Vita non può dispiegarsi; e con essa: senso, gioia e serenità; ancorché è garantita la mera "sopravvivenza".
Il solo sopravvivere richiede continue "iniezioni" di piacere ("oggi ho bisogno di concedermi un lusso, una coccola...").
Ma il Piacere non è mai "COMPLETO"; al piacere si può dare un peso in un'ipotetica scala da 1 a 10 ed essere confrontato con uno sperato e maggior piacere futuro.
Ad un aperitivo, al sesso, ad una festa...è possibile dare un voto, ed il voto richiama un confronto e ben presto insoddisfazione.
A chi mai verrebbe in mente di dare un voto alla gioia che deriva dal servire l'altro?
A chi, di fronte ad un tramonto che in quel particolare momento, inaspettatamente, ti regala un senso di essere "se stessi" ed andar bene così come si è, verrebbe in mente di chiedere di più?
Chi, di fronte all'odore di un tiglio, facendosi strada quella sensazione di "vita che basta a se stessa nonostante le avversità" si scoprirebbe a pensare: ancora di più...
Solo l'Amore è completo per definizione.
Ma talvolta è davvero proprio tardi.
Così come la medicina non può salvare sempre e comunque ogni organo vitale compromesso così, Anima e Cuore potrebbero essere irrimediabilmente compromessi!.
Accade che certe parti della struttura psichica mancanti non possano certo più essere costruite, e non dovrebbe stupire, tra i tanti, il fenomeno dell'assenza irreversibile del senso di colpa, che richiede un percorso di sviluppo e non può certo essere data come un pezzo di ricambio di un'automobile.
p.s.
Per aiuto, nell'esempio, intendo andare 50 mt oltre e chiamare il 118, quindi non mi si dica che non lo si fa per paura!
Egoismo s. m. [der. del lat. ĕgo «io»]. – Atteggiamento di chi si preoccupa unicamente di sé stesso, del proprio benessere e della propria utilità.
Benessere... ma di quale benessere si sta parlando?
Del "non sprecare" il proprio tempo?
Tempo da impiegare in cosa?
Quindi, non fermarsi a soccorrere una persona che sta visibilmente male aumenterebbe il Benessere del soggetto.
Certo, fermarsi, dedicare il proprio tempo potrebbe impedire di arrivare in tempo all'inizio della partita di calcio in tv...
Non convince più un unico termine come comportamento egoistico, poiché per mettere in atto tale comportamento è richiesto dare pesi relativi totalmente disfunzionali al proprio Bene (essere) a due scelte (in questo caso, la partita di calcio, o salvare una vita)!
Dare maggior peso ad una partita di calcio piuttosto che ad una vita è francamente DELIRANTE, non egoistico.
E' un comportamento in contrasto con la sopravvivenza della specie, di una società, ma soprattutto del proprio Cuore e della propria Anima.
Più che di Egoismo si potrebbe parlare di Patologia del Cuore e dell'Anima, la quale rende ciechi di fronte, non solo e non tanto al Benessere del beneficato, di chi si potrebbe aiutare, ma al Proprio Benessere!
Non esiste Egoista felice!
Esiste egoista "festante" con gli occhi tristi e vuoti, smarriti.
Con un cuore ed un'anima malata la Vita non può dispiegarsi; e con essa: senso, gioia e serenità; ancorché è garantita la mera "sopravvivenza".
Il solo sopravvivere richiede continue "iniezioni" di piacere ("oggi ho bisogno di concedermi un lusso, una coccola...").
Ma il Piacere non è mai "COMPLETO"; al piacere si può dare un peso in un'ipotetica scala da 1 a 10 ed essere confrontato con uno sperato e maggior piacere futuro.
Ad un aperitivo, al sesso, ad una festa...è possibile dare un voto, ed il voto richiama un confronto e ben presto insoddisfazione.
A chi mai verrebbe in mente di dare un voto alla gioia che deriva dal servire l'altro?
A chi, di fronte ad un tramonto che in quel particolare momento, inaspettatamente, ti regala un senso di essere "se stessi" ed andar bene così come si è, verrebbe in mente di chiedere di più?
Chi, di fronte all'odore di un tiglio, facendosi strada quella sensazione di "vita che basta a se stessa nonostante le avversità" si scoprirebbe a pensare: ancora di più...
Solo l'Amore è completo per definizione.
Ma talvolta è davvero proprio tardi.
Così come la medicina non può salvare sempre e comunque ogni organo vitale compromesso così, Anima e Cuore potrebbero essere irrimediabilmente compromessi!.
Accade che certe parti della struttura psichica mancanti non possano certo più essere costruite, e non dovrebbe stupire, tra i tanti, il fenomeno dell'assenza irreversibile del senso di colpa, che richiede un percorso di sviluppo e non può certo essere data come un pezzo di ricambio di un'automobile.
p.s.
Per aiuto, nell'esempio, intendo andare 50 mt oltre e chiamare il 118, quindi non mi si dica che non lo si fa per paura!