Il "chiacchericcio" interiore, la mente che non si placa e ci sovrasta con pensieri ripetitivi, a volte sotto forma di dialogo interiore, è esperienza comune e alquanto "fastidiosa".
È la mente "fuori controllo"!
E più cerchiamo di "silenziare" il cervello, cercando di aumentare il controllo su di esso, più il fenomeno aumenta, poichè banalmente non si può verificare di non pensare se non pensando.
Perchè questo accade?
Perchè i nostri pensieri non sono in armonia con le nostre emozioni.
Posso anche pensare di esser andato oltre un torto subito, "raccontandomela", ma l'emozione che continuo a provare (sotto soglia) è di rabbia e frustrazione; e parallelamente il pensiero cerca di risolvere la questione ripercorrendo l'evento più e più volte, fino a sfiancarci totalmente.
Posso, viceversa provare un emozione di attrazione verso... ma una "vocina interiore" ci disturba sollevando dubbi, perplessità... di nuovo sotto forma di ruminazione.
In altri termini, finchè emozione e pensiero, ragione e sentimento non saranno in armonia ma in conflitto, potremo cercare di controllare la nostra mente invano, perchè la mente non starà mai ferma.
Quando c'è armonia interna la mente si placa e sta dove la mettiamo!
Quando c'è coerenza tra ciò che penso e ciò che sento ci si mette in moto, si agisce anziché rimanere intrappolati nelle proprie ruminazioni.
Si agisce verso qualcosa che ha acquistato finalmente e pienamente senso per noi.
L'armonia si crea con un atteggiamento meno rigido verso ciò che pensiamo e proviamo.
Con il darsi tempo per capire senza aver fretta di classificare per arrivare ad una conclusione.
Con un dialogo tra le due parti, che contrasta il conflitto, la contrapposizione.
Due parti in "amicizia", dove ognuno rinuncia a qualche sua certezza granitica per andare incontro all'altro.
La ragione è costituita in gran parte da tutte le informazioni che abbiamo ricevuto e assunto acriticamente, dai "dovrei e dovrebbe essere...", mentre l'emozione è frutto di ciò che sperimentiamo direttamente.
Cedere qualcosa per andar d'accordo nonostante le differenze, con un atteggiamento più "morbido" ed indulgente verso noi stessi.
L'alternativa è il conflitto perenne tra parti di noi!
È la mente "fuori controllo"!
E più cerchiamo di "silenziare" il cervello, cercando di aumentare il controllo su di esso, più il fenomeno aumenta, poichè banalmente non si può verificare di non pensare se non pensando.
Perchè questo accade?
Perchè i nostri pensieri non sono in armonia con le nostre emozioni.
Posso anche pensare di esser andato oltre un torto subito, "raccontandomela", ma l'emozione che continuo a provare (sotto soglia) è di rabbia e frustrazione; e parallelamente il pensiero cerca di risolvere la questione ripercorrendo l'evento più e più volte, fino a sfiancarci totalmente.
Posso, viceversa provare un emozione di attrazione verso... ma una "vocina interiore" ci disturba sollevando dubbi, perplessità... di nuovo sotto forma di ruminazione.
In altri termini, finchè emozione e pensiero, ragione e sentimento non saranno in armonia ma in conflitto, potremo cercare di controllare la nostra mente invano, perchè la mente non starà mai ferma.
Quando c'è armonia interna la mente si placa e sta dove la mettiamo!
Quando c'è coerenza tra ciò che penso e ciò che sento ci si mette in moto, si agisce anziché rimanere intrappolati nelle proprie ruminazioni.
Si agisce verso qualcosa che ha acquistato finalmente e pienamente senso per noi.
L'armonia si crea con un atteggiamento meno rigido verso ciò che pensiamo e proviamo.
Con il darsi tempo per capire senza aver fretta di classificare per arrivare ad una conclusione.
Con un dialogo tra le due parti, che contrasta il conflitto, la contrapposizione.
Due parti in "amicizia", dove ognuno rinuncia a qualche sua certezza granitica per andare incontro all'altro.
La ragione è costituita in gran parte da tutte le informazioni che abbiamo ricevuto e assunto acriticamente, dai "dovrei e dovrebbe essere...", mentre l'emozione è frutto di ciò che sperimentiamo direttamente.
Cedere qualcosa per andar d'accordo nonostante le differenze, con un atteggiamento più "morbido" ed indulgente verso noi stessi.
L'alternativa è il conflitto perenne tra parti di noi!