Quando voglio qualcosa, voglio l'oggetto o
la sensazione di piacere (momentanea), piuttosto che la cessazione della "sofferenza" che provo nel non aver ancora esaudito il mio desiderio?
Se volessi davvero l'oggetto, il suo possesso mi appagherebbe e mi darebbe pace, e non, più prima che poi, la nascita di un nuovo desiderio.
Danto (si) di meno si dà di più!
(Ad esempio nell'educazione).
Il piacere non può dare soddisfazione perchè non è mai "completo in sè".
Possiamo misurarlo... desiderarne ancora e di più!
Viceversa, a chi verrebbe in mente di misurare la gioia che possiamo trovarci a provare durante un tramonto?
È una sensazione di completezza, di vita che "basta a se stessa"!
la sensazione di piacere (momentanea), piuttosto che la cessazione della "sofferenza" che provo nel non aver ancora esaudito il mio desiderio?
Se volessi davvero l'oggetto, il suo possesso mi appagherebbe e mi darebbe pace, e non, più prima che poi, la nascita di un nuovo desiderio.
Danto (si) di meno si dà di più!
(Ad esempio nell'educazione).
Il piacere non può dare soddisfazione perchè non è mai "completo in sè".
Possiamo misurarlo... desiderarne ancora e di più!
Viceversa, a chi verrebbe in mente di misurare la gioia che possiamo trovarci a provare durante un tramonto?
È una sensazione di completezza, di vita che "basta a se stessa"!