La sensibilità è certamente un dono ma ha anche dei lati "critici", come ad esempio il fatto che fa sentire come circondati da continue "minacce".
Da qui la necessità di imparare a mettere limiti solidi e chiari alle persone che ci circondano, non commettendo l'errore di pensare automaticamente che l'altro sia come noi.
I propri doni vanno protetti, così come la propria dignità!
La persona sensibile è in grado di sentire le emozioni dell'altro molto chiaramente e intensamente quasi non ci fosse "distanza".
Di solito, hanno un intuito già ipersviluppato nell'infanzia.
Perchè possono avere più problemi nelle relazioni di coppia?
Hanno maggior difficoltà ad aprirsi e fidarsi, sentendosi fragili e vulnerabili.
Sono persone consce dell'intensità con cui percepiscono il loro modo di amare, di conseguenza, impegnandosi e investendo moltissimo, corrono più di ogni altra persona il rischio di subire ferite anche laceranti.
Le persone sensibili hanno una memoria di ferro, non dimenticano nulla, ed ogni fatto, anche minimo può ferirli.
E le loro ferite di solito guariscono lentamente. Una frase, il tono con cui un qualcosa è stato espresso può turbare queste persone.
Usano il cuore e non la mente.
Sono poco logici, poco razionali.
L’organo di elezione non è il cervello ma il cuore.
In un eventuale corteggiamento manterranno enormi distanze di sicurezza, almeno finché non avranno la certezza di essere corrisposte.
Relazioni poco intense sono escluse a priori, sono persone del tipo tutto o nulla.
Le relazioni superficiali sono assolutamente evitate, non prese in nessuna considerazione.
La leggerezza sentimentale o relazionale non appartiene a queste persone.
Gli amori passeggeri, oppure quelli caratterizzati dalla sola attrazione fisica, oppure quelle iniziate per noia o per aver qualcosa da fare non sono apprezzate, né cercate, né volute.
Le persone sensibili non sanno gestire i conflitti, figuriamoci il rifiuto.
Quindi, mai e poi mai faranno il primo passo, restano in attesa a solo quando hanno la certezza potrebbero esporsi.
Una caratteristiche di queste persone è che pensano "troppo".
Si fanno infinite domande, fanno infinite domande, elaborano tutte le risposte e solo quando si sentono sicuri delle risposte, perché rassicuranti, ecco, solo allora aprono il loro cuore e si lasciano andare.
Cercano solo relazioni profonde.
Non amando relazioni leggere sono alla ricerca di un partner come loro, profondo.
Un partner con un progetto di amore incondizionato, vero, eterno.
Precedenti delusioni saranno fonte di dolore per molto tempo.
Se una relazione finisce, mentre per altre persone la fase di recupero sarà più o meno veloce, per le persone sensibili tale recuperò sarà lento e doloroso.
Per loro sarà difficile tornare a fidarsi di qualcuno.
Paradossalmente tenderanno a fidarsi meno proprio delle persone verso cui provano le stesse emozioni.
Il dolore di una delusione può portare queste persone anche alla depressione.
L’amore e la felicità vengono vissute in modo molto intenso; anche il fallimento subisce lo stesso destino. Potrebbe essere traumatico.
Ma la vita è anche questo!
Ed il limite tra sensibilità ed iper-sensibilità è davvero sottile.
Da qui la necessità di imparare a mettere limiti solidi e chiari alle persone che ci circondano, non commettendo l'errore di pensare automaticamente che l'altro sia come noi.
I propri doni vanno protetti, così come la propria dignità!
La persona sensibile è in grado di sentire le emozioni dell'altro molto chiaramente e intensamente quasi non ci fosse "distanza".
Di solito, hanno un intuito già ipersviluppato nell'infanzia.
Perchè possono avere più problemi nelle relazioni di coppia?
Hanno maggior difficoltà ad aprirsi e fidarsi, sentendosi fragili e vulnerabili.
Sono persone consce dell'intensità con cui percepiscono il loro modo di amare, di conseguenza, impegnandosi e investendo moltissimo, corrono più di ogni altra persona il rischio di subire ferite anche laceranti.
Le persone sensibili hanno una memoria di ferro, non dimenticano nulla, ed ogni fatto, anche minimo può ferirli.
E le loro ferite di solito guariscono lentamente. Una frase, il tono con cui un qualcosa è stato espresso può turbare queste persone.
Usano il cuore e non la mente.
Sono poco logici, poco razionali.
L’organo di elezione non è il cervello ma il cuore.
In un eventuale corteggiamento manterranno enormi distanze di sicurezza, almeno finché non avranno la certezza di essere corrisposte.
Relazioni poco intense sono escluse a priori, sono persone del tipo tutto o nulla.
Le relazioni superficiali sono assolutamente evitate, non prese in nessuna considerazione.
La leggerezza sentimentale o relazionale non appartiene a queste persone.
Gli amori passeggeri, oppure quelli caratterizzati dalla sola attrazione fisica, oppure quelle iniziate per noia o per aver qualcosa da fare non sono apprezzate, né cercate, né volute.
Le persone sensibili non sanno gestire i conflitti, figuriamoci il rifiuto.
Quindi, mai e poi mai faranno il primo passo, restano in attesa a solo quando hanno la certezza potrebbero esporsi.
Una caratteristiche di queste persone è che pensano "troppo".
Si fanno infinite domande, fanno infinite domande, elaborano tutte le risposte e solo quando si sentono sicuri delle risposte, perché rassicuranti, ecco, solo allora aprono il loro cuore e si lasciano andare.
Cercano solo relazioni profonde.
Non amando relazioni leggere sono alla ricerca di un partner come loro, profondo.
Un partner con un progetto di amore incondizionato, vero, eterno.
Precedenti delusioni saranno fonte di dolore per molto tempo.
Se una relazione finisce, mentre per altre persone la fase di recupero sarà più o meno veloce, per le persone sensibili tale recuperò sarà lento e doloroso.
Per loro sarà difficile tornare a fidarsi di qualcuno.
Paradossalmente tenderanno a fidarsi meno proprio delle persone verso cui provano le stesse emozioni.
Il dolore di una delusione può portare queste persone anche alla depressione.
L’amore e la felicità vengono vissute in modo molto intenso; anche il fallimento subisce lo stesso destino. Potrebbe essere traumatico.
Ma la vita è anche questo!
Ed il limite tra sensibilità ed iper-sensibilità è davvero sottile.