Dovremmo contrastare il nostro attaccamento alla volontà di aver ragione, che deriva dall'ignoranza rispetto all'evidenza che noi ci
relazioniamo con la nostra proiezione di
realtà e non con la realtà in sé e per sé.
Vediamo (costruiamo) la realtà a partire dai nostri schemi cognitivi interni, che porta di fatto sempre a "trovare ciò che si cerca", cioè a selezionare i dati di realtà che confermano le nostre varie teorie.
Noi vediamo ciò a cui abbiamo aperto la
mente.
Banalmente, quando compriamo un auto, improvvisamente incominciamo a vedere una marea di modelli di auto come la nostra.
La stessa cosa accade rispetto alle attitudini mentali.
Se abbiamo l'abitudine a lamentarci e a sottolineare i problemi, non potremo far altro che vederne, percepirne sempre di più, in un circolo vizioso che si auto-alimenta.
Sarebbe più utile imparare a familiarizzare con ciò che di bello ognuno di noi ha, anche nelle più difficili e disperate situazioni!
Lamentarsi e gioire sono frutto di abitudini radicate.
È richiesto uno sforzo attivo per cambiare abitudine mentale.
Già riconoscere che anche la nostra mera percezione è influenzata dalle nostre abitudini ci rende "salvi" per metà!
Ci permette di non dar per scontati il nostro comportamento, le nostre scelte come gli unici razionali e possibili.
Tutto è frutto di condizionamenti che si sono radicati in abitudini.
Da ciò si capisce l'assurdità del precetto: "sii spontaneo!".
Se tutti fossimo totalmente spontanei probabilmente l'essere umano si estinguerebbe nel giro di qualche ora...
relazioniamo con la nostra proiezione di
realtà e non con la realtà in sé e per sé.
Vediamo (costruiamo) la realtà a partire dai nostri schemi cognitivi interni, che porta di fatto sempre a "trovare ciò che si cerca", cioè a selezionare i dati di realtà che confermano le nostre varie teorie.
Noi vediamo ciò a cui abbiamo aperto la
mente.
Banalmente, quando compriamo un auto, improvvisamente incominciamo a vedere una marea di modelli di auto come la nostra.
La stessa cosa accade rispetto alle attitudini mentali.
Se abbiamo l'abitudine a lamentarci e a sottolineare i problemi, non potremo far altro che vederne, percepirne sempre di più, in un circolo vizioso che si auto-alimenta.
Sarebbe più utile imparare a familiarizzare con ciò che di bello ognuno di noi ha, anche nelle più difficili e disperate situazioni!
Lamentarsi e gioire sono frutto di abitudini radicate.
È richiesto uno sforzo attivo per cambiare abitudine mentale.
Già riconoscere che anche la nostra mera percezione è influenzata dalle nostre abitudini ci rende "salvi" per metà!
Ci permette di non dar per scontati il nostro comportamento, le nostre scelte come gli unici razionali e possibili.
Tutto è frutto di condizionamenti che si sono radicati in abitudini.
Da ciò si capisce l'assurdità del precetto: "sii spontaneo!".
Se tutti fossimo totalmente spontanei probabilmente l'essere umano si estinguerebbe nel giro di qualche ora...